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Presentato il Piano Nazionale Industria 4.0

Investimenti, produttività e innovazione. Sono queste le parole d’ordine del Piano Nazionale Industria 4.0 presentato al Museo della scienza e della Tecnologia di Milano dal presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda.

Attivare dieci miliardi di euro di investimenti privati in più per il prossimo anno, incrementare di altri 11,3 miliardi le risorse investite in ricerca e innovazione tra il 2017 e il 2020, far aumentare di 2,6 miliardi gli investimenti privati in capitale di rischio. Sono i principali obiettivi indicati dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nel presentare il piano nazionale per la digitalizzazione industriale, ovvero per trasformare il sistema produttivo italiano nell’industria 4.0.

“Non sarà un piano simile a quello che hanno fatto i tedeschi”, avverte il titolare dello Sviluppo economico. “Il nostro sistema industriale è completamente diverso” e per questo, ha proseguito, nel nostro piano potranno trovare spazio anche le Pmi, attraverso dei meccanismi particolari”. Non ci saranno più “bandi a pioggia su ricerca e sviluppo, ma riorienteremo quegli strumenti che invece hanno funzionato bene”. Agli iperammortamenti si affiancherà il credito di imposta per investimenti in ricerca e “altri strumenti in grado di attaccare il problema di accesso al capitale”. Tutto il piano, ha rimarcato Calenda, è stato costruito “sulla base di incentivi fiscali orizzontali, che l’azienda può attivare nel suo bilancio, senza dover fare domande e farsele approvare”.

LE 5 DIRETTRICI

Ecco le cinque direttrici del piano elencate nelle slide di presentazione: operare in una logica di neutralità tecnologica; intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali; operare sui fattori abilitanti, e tra queste, ha detto Calenda, “ci sarà una priorità per la banda larga e le aree grigie”; orientare su strumenti esistenti per favorire il salto tecnologico e la produttività; coordinare i principali stakeholder senza ricoprire un ruolo dirigista.

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